Nell'aprile del 1994 i Paesi Bassi hanno in parte modificato la struttura ordinamentale dell'apparato di intelligence, con l'approvazione in Parlamento, dell'Intelligence and Security Services Act. La Legge, oltre a sancire i fondamentali principi giuridici relativi all'attività di intelligence vera e propria (All.1), alle garanzie funzionali, al segreto ed ai controlli, istituisce il Servizio di Sicurezza Interno - BVD - Binnenlandse Veiligheidsdienst alle dirette dipendenze del Ministero dell'Interno e il Servizio di Intelligence Militare - MID - Militaire Inlichtingendienst alle dirette dipendenze del Ministero della Difesa.
I Ministri della Difesa e dell'Interno
Sono direttamente responsabili dell'operato dei Servizi e possono emanare specifiche norme concernenti l'organizzazione e le procedure interne atte a migliorarne la funzionalità. Essi impartiscono le direttive per la gestione delle informazioni raccolte dai Servizi e ne curano l'eventuale inoltro ad un ente esterno o ad altri Organismi governativi.
Per disciplinare le notizie reperite dal Servizio predispongono, in accordo con il Ministro della Giustizia, un regolamento allo scopo di:
- raccogliere le informazioni, tutelarne il segreto e verificarne la fondatezza;
- stabilire i tempi entro i quali debbano essere registrate o cancellate;
- distruggere quelle già cancellate;
Il Ministro dell'Interno, inoltre, designa anche il personale degli Organismi governativi che svolgono compiti per conto dei Servizi di Sicurezza.
Il Coordinatore dei Servizi di Intelligence.
Al fine di poter coadiuvare il Primo Ministro sulle attività operative dei Servizi, la Legge prevede la nomina, con Decreto Reale su proposta comune dei Ministri competenti, di un Coordinatore dei Servizi di Intelligence e Sicurezza il quale, seguendo le direttive del Primo Ministro e quelle dei Ministri competenti, ha il compito di:
1. controllare regolarmente l'operato dei Servizi;
2. coordinare l'attività istituzionale dei Servizi;
3. sottoporre le proposte dei Ministri competenti circa gli emendamenti sull'esecuzione dell'attività istituzionale dei Servizi.
Egli, inoltre, di concerto con i Direttori dei Servizi, deve salvaguardare adeguatamente:
4. il segreto delle informazioni e le fonti che le hanno fornite;
5. la sicurezza delle persone grazie alle quali le informazioni sono ottenute.
Giova, infine, sottolineare che, per ottenere informazioni concernenti l'attività istituzionale, il Coordinatore ed i Direttori dei Servizi possono rivolgersi ad altri Organismi governativi (i Comandanti Distrettuali, il Comandante della Sezione Traffico Generale, il Comandante della sezione Aviazione della Polizia Nazionale, gli Ufficiali della Polizia di Frontiera e i comandanti della Polizia Municipale) per la nomina del personale che svolge incarichi per conto dei Servizi di Sicurezza.
Infatti, secondo quanto disposto dalla Legge l'attività istituzionale è nettamente distinta, come nel modello italiano, da quella della Polizia.
Pertanto sia i Funzionari dei Servizi che gli impiegati civili, reclutati tra gli Organismi summenzionati, non hanno alcun potere ne obbligo nelle indagini di polizia giudiziaria, di cui non ricoprono la qualità.
I Direttori dei Servizi
I compiti dei Direttori dei Servizi sono sanciti nella Legge. Essi informano, tra l'altro, tempestivamente i Ministri competenti i quali a loro volta, dovranno avvisare il Primo Ministro, di qualunque situazione che possa essere d'interesse.
Il Direttore di un Servizio può essere incaricato dal Ministro competente e, se necessario in accordo con il Primo Ministro, di portare qualunque informazione direttamente a conoscenza delle Autorità competenti.
Gli stessi mantengono relazioni con i rispettivi Servizi di Intelligence di altri Paesi.
Il Servizio di Intelligence Militare - MID:
Esplica i propri compiti istituzionali attraverso le seguenti attività:
1. raccogliere informazioni sulle risorse potenziali e sulle forze armate di altre potenze, necessarie per l'organizzazione e l'efficace uso delle Forze Armate;
2. condurre indagini di sicurezza ai fini dell'assegnazione di incarichi riservati o di impieghi in settori, che, secondo i Ministri competenti, potrebbero mettere in pericolo la sicurezza ed altri importanti interessi dello Stato;
3. raccogliere informazioni necessarie per l'attuazione di misure dirette a:
a. prevenire attività che potrebbero danneggiare la sicurezza o la prontezza delle Forze Armate;
b proteggere le informazioni militari che devono essere tenute segrete;
c. promuovere l'adeguato corso di mobilitazione e concentramento delle Forze Armate.
Il Servizio di Sicurezza Interna - BVD:
Nell'organizzazione informativa olandese svolge i seguenti compiti:
1. raccogliere informazioni su organizzazioni e persone che, per loro obiettivi o attività, sono seriamente sospettati di minacciare l'esistenza dell'ordine legale democratico, la sicurezza o altri importanti interessi dello Stato;
2. condurre indagini di sicurezza ai fini dell'assegnazione di incarichi riservati o di impieghi in settori che, secondo i Ministri competenti, potrebbero danneggiare la sicurezza o altri importanti interessi dello Stato;
3. promuovere misure per la sicurezza dell'informazione, la segretezza necessaria nell'interesse dello Stato e di quelle branche dei servizi governativi e di privati che, secondo i Ministri competenti, sono di vitale importanza per il mantenimento della struttura sociale.
Il BVD, strutturato nell'ambito del Ministero dell'Interno (All.2) di cui è una delle Direzioni, dispone di una struttura agile, articolata in cinque Divisioni (All.3):
- Ordine Democratico;
- Sicurezza dello Stato;
- Affari Sociali ed Economici;
- Supporto info-operativo;
- Supporto gestionale e infrastrutture centrali,
cui vanno aggiunte le competenze affidate alla sovrintendenza del Vice Direttore:
- Strategia;
- Pianificazione e controllo;
- Affari legali;
- Relazioni interne ed esterne
Per quanto attiene ai rapporti con l'Autorità Giudiziaria, l'Atto Costitutivo prevede che questi siano improntati alla massima collaborazione e consente, ove necessario, l'adozione di soluzioni idonee a salvaguardare la riservatezza del Servizio: il personale dipendente che è legalmente obbligato a comparire come testimone, può fornire dichiarazione in merito ad una specifica informazione ritenuta segreta, solo a seguito di autorizzazione scritta rilasciata dal Ministro dell'Interno e da quello della Giustizia.
Riguardo ai controlli essi vengono attuati a livello parlamentare e governativo tramite la Commissione di vigilanza Ministeriale per i Servizi di Sicurezza (MICIV), composta da rappresentanti dei Ministeri degli Affari Generali, dell'Interno, degli Affari Esteri, della Difesa, degli Affari Economici, delle Finanze e della Giustizia nonché della Commissione mista olandese di vigilanza sui Servizi di Intelligence (CVIN) composta dal Coordinatore dei Servizi e dai suoi consiglieri, entrambi del Ministero degli Affari Generali, i Direttori dei Servizi e due rappresentanti del Ministero degli Affari Esteri e della Giustizia.
A queste due Commissioni si affianca il NATIONAL OMBUDSMAN (Difensore Civico Nazionale), figura peculiare dell'ordinamento olandese che, a livello nazionale, opera a tutela dei cittadini nei confronti delle amministrazioni statali e può informare una persona circa la possibilità di essere oggetto di indagine, senza peraltro rivelarne il contenuto e, riferendo circa la legalità o meno delle procedure, può rivolgere interrogazioni al Senato.
Tuttavia il Dipartimento per la giustizia amministrativa del Consiglio di Stato, considera tale supervisione inadeguata in quanto l'Ombudsman non è autorizzato a prendere decisioni vincolanti.
Annualmente il Servizio di Sicurezza Nazionale rassegna al Parlamento un rapporto nel quale sono esplicitate le principali aree ed i temi che hanno fornito oggetto di attenzione nonché informazioni su personale, management e aspetti di bilancio.
Particolare rilievo assume il capitolo relativo ai rapporti tra i Servizi di Sicurezza e Polizia. Per il Governo olandese è, infatti, molto importante che vi sia una netta divisione dei poteri e delle competenze pur mantenendo costante il carattere di attiva e proficua collaborazione tra gli apparati dello Stato.
In base alla normativa vigente il Servizio Interno - BVD, competente per materia, non ha potere di iniziare procedimenti penali, non può compiere arresti o perquisizioni e svolge la sua attività senza tener conto dei reati presunti o accertati. Per questo il personale operante non è autorizzato ad effettuare indagini di polizia giudiziaria: nei casi in cui si presuma il compimento di reati informa la Polizia i cui funzionari sono obbligati, ove specificatamente richiesto, a svolgere attività per conto del Servizio.
In tema di attività non convenzionali le uniche attività consentite, per espressa regolamentazione legislativa, sono quelle relative alle intercettazioni telefoniche, secondo una speciale disciplina autorizzatoria.
Attualmente è allo studio una riforma dell'intero apparato informativo che, partendo dalla necessità di regolamentare definitivamente la disciplina delle attività non convenzionali, cerca di equilibrare le problematiche relative alla sicurezza ed all' armonizzazione dei vari apparati statali, tema che è stato oggetto nel 1996 di ampio approfondimento parlamentare da parte della Commissione Van Traa, i cui risultati hanno avuto ampia risonanza nell'opinione pubblica e in sede parlamentare.
Allegato 1
Allegato 2
Allegato 3